“Una moschea nella città che dorme”
Un’attività per studentɜ sulle questioni legate a convinzioni religiose, intolleranza, dialogo democratico e partecipazione civica
L’attività analizza un conflitto in merito alla costruzione di una nuova moschea in un quartiere tradizionalmente cristiano attraverso la simulazione di una riunione del consiglio comunale.
Obiettivi
sperimentare conflitti autentici che possono emergere quando si cerca di soddisfare i vari bisogni di una comunità diversificata
esplorare il diritto alla libertà di religione e credo
sviluppare la capacità di sostenere un dibattito e di analisi
Durata approssimativa
2 ore e mezza circa
Facilitatorɜ e gruppo di riferimento
Facilitatorɜ: 1 o 2 docenti di scuola secondaria
Gruppo di riferimento: 15-30 studentɜ, di età superiore ai 12 anni
Occorrente
- Fogli di carta per i cavalieri con i nomi
- Cartelloni
- Un orologio
- Un campanella per lǝ sindacǝ
Preparazione per docenti e studentɜ
1.
Fotocopiate le schede di ruolo contenute nella scheda, la descrizione del problema e le regole del dibattito (facoltative). La scheda è riportata e tradotta anche nelle ultime pagine di questa attività DD@S.
2.
Preparate le targhette con i nomi dei diversi gruppi che saranno rappresentati alla riunione.
3.
Elencate i diversi ruoli su una lavagna a fogli mobili in modo che tuttɜ possano vederli.
4.
Assicuratevi di avere uno spazio in cui tenere la “Riunione del Consiglio” e di prevedere degli spazi separati per i diversi gruppi, in modo che possano discutere la loro posizione in anticipo o incontrarsi con altri.
Metodologia – linee guide per lɜ facilitatorɜ
1.
Leggete a voce alta la descrizione del problema nella scheda. Spiegate a tuttɜ lɜ partecipanti che sono cittadinɜ della Città che dorme e che tuttɜ sono preoccupatɜ per un problema: se una nuova moschea debba o meno essere costruita in un terreno abbandonato del Comune.
2.
Mostrate allɜ partecipanti la lista dei diversi ruoli e chiedete di sceglierne uno. Distribuite le schede di ruolo e la descrizione del problema e indicate dove le persone ed i gruppi si possono incontrare prima dell’incontro e dove il “Consiglio Comunale” avrà luogo più tardi.
3.
Spiegate le regole del dibattito, che saranno utilizzate durante l’incontro.
4.
Spiegate che avranno a disposizione 30 minuti prima dell’incontro in modo che le persone possano incontrare altrɜ cittadinɜ, preparare quello che vogliono dire e decidere come vogliono votare! Dite loro che l’incontro del Consiglio Comunale avrà una durata di 40 minuti, e che ci potrebbe essere poco tempo per i discorsi a causa del numero delle persone che parteciperanno all’incontro. Per tale motivo, dovranno preparare solo una o due istanze da portare in Consiglio.
5.
Approfittate della fase di preparazione per organizzare lo spazio in cui avrà luogo l’incontro. Idealmente le persone dovrebbero essere sedute in semicerchio o a ferro di cavallo, con lǝ sindacǝ di fronte, in una posizione leggermente più alta degli altri. I partiti o i gruppi dovrebbero essere in grado di sedersi insieme, e dovrebbero mettere il loro cavaliere sui tavoli di fronte a loro.
6.
Dopo 30 minuti, invitate lɜ cittadinɜ all’incontro (o chiedete allǝ sindacǝ di farlo). Lǝ sindacǝ dovrebbe ricordare alle persone le regole di base del dibattito e fare un breve discorso introduttivo all’incontro.
7.
Alla fine dell’incontro, dopo 40 minuti, lǝ sindacǝ dovrebbe richiedere il voto. Quando i voti saranno calcolati ed il risultato dichiarato, dovreste annunciare la fine dell’attività ed invitare le persone a disporre le loro sedie in cerchio per il debriefing.
Riflessione e valutazione
Iniziate la sessione di feedback, salutando ognuno con il proprio nome reale e utilizzate una tecnica per permettere allɜ partecipanti di uscire dai ruoli che hanno assunto durante la simulazione. È importante fare questo prima di iniziare il debriefing.
Chiedete allɜ partecipanti come si sentono in relazione al processo che hanno vissuto:
- Siete statɜ sorpresɜ dai risultati della votazione? Il risultato ha riflettuto la posizione del ruolo che stavate impersonando?
- Quanta influenza pensate (nel vostro ruolo) di aver avuto sul risultato?
- L’interazione con altre persone o gruppi vi ha fatto cambiare approccio o attitudine nei confronti del problema?
- Quanto è stato facile identificarsi con il ruolo? Perché o perché no?
- Pensate che la situazione possa accadere nella vita reale? Riuscite a pensare a qualche caso simile?
- Come reagireste se questo caso accadesse nella vostra città di residenza? L’attività ha cambiato in qualche modo il vostro atteggiamento?
- Cosa intendete per diritto di libertà di pensiero, coscienza e religione? Siete a conoscenza di casi nella storia (oppure attuali) in cui questo diritto è stato negato?
- Perché pensate che la libertà religiosa sia un diritto umano fondamentale?
- Fino a che punto pensate che questo diritto sia rispettato nella vostra comunità?
Suggerimenti per lɜ facilitatorɜ
Se possibile, dovreste condurre questa attività insieme a un co-facilitatorɜ in modo da poter sia rispondere alle domande che coordinare ogni passo dell’attività in contemporanea. L’attività potrebbe trarre beneficio dall’avere più tempo a disposizione, in modo particolare durante l’incontro vero e proprio, in modo che le persone abbiano la possibilità di rispondere ai commenti fatti dagli altri. Potete anche allocare i ruoli in anticipo oppure allocarli a caso in modo da risparmiare tempo durante la sessione.
Durante la fase preparatoria, potrebbe essere utile verificare che le persone utilizzino il tempo per incontrare gli altri oppure per pianificare che cosa diranno durante l’incontro
Nell’assegnare i ruoli, fate attenzione al ruolo dellǝ sindacǝ che è molto impegnativo, e la persona che lo assume dovrà sentirsi a proprio agio nel facilitare l’incontro e, se necessario, interrompete le persone in modo da permettere a tuttɜ di parlare.
Sarà necessario che vediate i compiti con lǝ partecipante che impersonerà lǝ sindacǝ prima della simulazione vera e propria
Successivamente, lasciate la facilitazione dell’incontro interamente nelle mani della persona che interpreta lǝ sindacǝ, sia perché ləi senta la vostra fiducia e sia perché lɜ altrɜ partecipanti rispettino le sue decisioni e non si riferiscano a voi. Certamente, ove sorgano delle difficoltà, potete ritenere necessario intervenire nel corso della simulazione. Dovreste comunque cercare di far questo senza mettere a repentaglio l’autorità del partecipante che ha il ruolo di sindacǝ.
Se la simulazione non è più sotto controllo, per esempio, perché le persone divagano sul tema oppure si inventano nuove informazioni, o se il Consiglio Comunale è in una fase di stallo e non riesce a raggiungere un accordo, sottolineate che questo può riflettere il risultato nella vita reale, e non indica il fallimento dell’attività. Potete utilizzare questo elemento nel debriefing alla fine della discussione per discutere la difficoltà nel raggiungere un accordo su temi simili a quelli trattati nella simulazione.
Durante il debriefing, è molto importante cercare di evitare di ripetere la simulazione. Le persone hanno bisogno di staccarsi dal ruolo che hanno assunto nell’attività per poter essere capaci di riflettere in modo appropriato su ciò che hanno vissuto. Dovrete aiutarli a guardare alla simulazione come cittadinɜ normali piuttosto che attraverso i ruoli che hanno assunto nella simulazione stessa.
Risorse bibliografiche:
Discutete gli aspetti legati alla libertà di religione e credo e le tensioni che possono esserci nel vostro paese. Incidenti critici (casi) apparsi nei giornali possono darvi dei buoni spunti per iniziare, specialmente per la discussione in piccoli gruppi.
Risorse supplementari
Tratto da:
Un manuale per l’educazione ai diritti umani conlɜ giovani (Manual for Human Rights Education with Young People) del Consiglio d’Europa, https://www.coe.int/en/web/compass/a-mosque-in-città che dorme
Attenzione: I materiali educativi Compass sono disponibili in molteplici lingue.